Ogni minuto che passa circa un milione di bottiglie di plastica viene venduto in tutto il mondo, arrivando a totalizzare, in un’intera giornata, un consumo complessivo di 1,3 miliardi di bottiglie: si tratta di numeri spaventosi, indicativi del vertiginoso aumento di produzione di plastica che si è verificato nel corso degli ultimi cinquant’anni, con conseguenze devastanti su ambiente, natura e biodiversità.

Sta dunque diventando sempre più importante spiegare ai giovani quali sono i rischi di questa crescita e quali, di contro, potrebbero (e dovrebbero) essere le soluzioni e gli atteggiamenti responsabili da adottare per evitare di compromettere ulteriormente il nostro Pianeta.

Questo è ciò che mi sono proposta di fare io quando, durante lo scorso anno scolastico 2018-2019, ho ideato e coordinato, in collaborazione con Greenpeace e WWF, un progetto educativo volto a trasformare gli alunni della scuola in cui insegno – l’Istituto Comprensivo Centro Storico Pestalozzi di Firenze – in cittadini responsabili e attivi sul tema dell’inquinamento causato dai rifiuti in plastica.

L’iniziativa si intitola “Scuola e Città Plastic Free” e il risultato finale è un filmato pedagogico di sensibilizzazione che sintetizza le fondamentali azioni svolte dagli alunni durante l’intera durata del progetto. Il video è stato costruito attorno alla storia di un manager – figura emblematica delle principali multinazionali produttrici di acqua e bibite in bottiglie di plastica – che, rendendosi conto dell’impatto che le sue azioni hanno sul futuro del figlio, decide di fermare la produzione di bottiglie di plastica in favore delle bottiglie di vetro (con vuoto a rendere).

Ma come è nato e cosa ha reso particolarmente efficace tale progetto?

Alla fine di un percorso didattico riguardante gli effetti dei rifiuti in plastica sugli animali marini e sulla salute umana, ho accolto il desiderio dei miei alunni di intervenire e dare il nostro contributo, dando vita – sulla scia della children revolution iniziata da Greta Thunberg – ad un movimento Plastic Free che coinvolge le scuole. A questo punto ci siamo divisi i compiti: i miei studenti avrebbero coinvolto gli altri alunni, mentre io mi sarei occupata di contattare gli altri docenti, il personale della scuola, Greenpeace, il WWF, il Comune di Firenze, gli attori, i videomaker e i giornalisti.

Il progetto ha seguito diverse fasi e azioni, attraverso cui gli alunni sono diventati protagonisti del loro stesso apprendimento. Queste le principali:

  • Coinvolgimento di Greenpeace, WWF, attori e videomaker;
  • Attività di peer tutoring, attraverso cui gli alunni delle tre classi capofila hanno condiviso quanto appreso con gli altri studenti dell’Istituto e hanno deciso, insieme a loro, di abbandonare la plastica monouso per convertirsi alle borracce e ai contenitori riutilizzabili per merende sfuse;
  • Lettera al Sindaco di Firenze;
  • Visita all’Oasi WWF di Focognano e riprese video;
  • Partecipazione alla tavola rotonda con l’Assessora all’Ambiente, la Vicaria e la Fiduciaria durante la quale gli alunni hanno discusso le Proposte di “Scuola e Città Plastic Free”;
  • Creazione di prodotti artigianali e digitali a tema Plastica Zero;
  • Manifestazione in Presidenza, nelle classi e in città, con la spettacolare apertura delle lettere STOP PLASTIC da parte dei volontari di Greenpeace;
  • Appello ai manager e alle multinazionali dal palcoscenico del Festival dell’Economia Civile;
  • Organizzazione e gestione della raccolta differenziata a scuola;
  • Creazione del video di sensibilizzazione;
  • Diffusione mediatica del progetto.

Quali risultati?

1) La scuola è diventata Plastic Free;
2) Il Sindaco di Firenze ha dichiarato di voler emettere al più presto un’ordinanza Plastic Free;
3) Una volta prodotto, il video è stato diffuso online e ha vinto il primo premio al Festival Sociale Internazionale Artelesia 2019 nella sezione School&University;
4) Il progetto è stato selezionato dal MIUR tra i progetti Nazionali di rilevanza Educativa che verranno presentati in diretta RAI 1 il 16 settembre 2019 (16:30-18:30), in occasione della giornata di inaugurazione dell’anno scolastico;
5) Gli alunni hanno incoraggiato anche le loro famiglie ad evitare l’utilizzo di plastica monouso.

L’efficacia del progetto è stata garantita dalla dettagliata pianificazione, dall’entusiasta lavoro di squadra e dalla diffusione mediatica. È stata in definitiva un’esperienza intensa, formativa ed emozionante sia per gli alunni che per noi adulti.

Se vuoi unirti a noi scarica le schede del progetto e segui l’account Instagram @NoMorePlasticPlease!

Plastic Free – Proposte per l’Assessora Bettini

Scuola Plastic Free per Preside

 

Maria Vittoria Cangialosi

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Maria Vittoria Cangialosi

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