Steve Sawyer – come ci ricorda Brian Fitzgerald, tra i fondatori di Greenpeace Italia – “avrebbe voluto scrivere da sé il suo necrologio e avrebbe fatto un lavoro migliore, ma il tempo gli è mancato. Dico che avrebbe fatto un lavoro migliore perché ha fatto un lavoro migliore della maggior parte di noi in quasi tutto ciò in cui ha messo mano”.

Steve ha guidato Greenpeace International sia come responsabile di campagna che come Direttore dell’organizzazione globale. Ed era davvero una “forza trainante”. Sotto la sua direzione portò Greenpeace a dare un contributo importante in difesa dell’ambiente: dalla dichiarazione dell’Antartide come zona vietata alle esplorazioni minerarie, al Protocollo di Montreal sulle sostanze che distruggono lo strato d’ozono; dalla proibizione dello scarico di rifiuti radioattivi a mare, all’avvio – prima tra le organizzazioni ambientaliste – della campagna contro i cambiamenti climatici nel lontano 1990.

La sua storia con Greenpeace iniziò quando a Boston, nel 1980, aprì la porta a un dialogatore di Greenpeace che chiedeva donazioni per l’associazione: si offrì di unirsi ai volontari che andavano porta a porta per chiedere soldi per finanziare le campagne ambientaliste e poi, come attivista, salì sulla Rainbow Warrior che andava a protestare contro lo scarico di rifiuti radioattivi nell’Oceano Atlantico.

Lasciata Greenpeace, è stato per oltre 10 anni segretario del Global Wind Energy Council e poi consulente senior, per promuovere l’energia eolica, una delle fonti energetiche fondamentali nella lotta ai cambiamenti climatici. Nel corso del suo mandato al GWEC, la fonte eolica è passata da 74 a 539 GW, un balzo che ne ha dimostrato la maturità industriale e la rilevanza come fonte energetica.

Io lo ricordo nelle riunioni internazionali e nei dibattiti, a volte accesi, sulle strategie da seguire. Avendo una leadership naturale riusciva spesso a mostrare una visione convincente e, sempre, una forza d’animo e un impegno per cui riscuoteva massimo rispetto anche da chi non condivideva quello specifico argomento o tesi. Brian Fitzgerald nella sua commemorazione, lo descrive come un Gandalf del Signore degli Anelli: autorevole e testardo, pronto ad affrontare sfide apparentemente impossibili, basava la sua leadership in una “assenza di egocentrismo e fede nella lealtà, integrità, razionalità e impegno”.

Che la Terra, per cui ha sempre combattuto, gli sia lieve.