Ecological market

Comprare deliziosi hamburger vegani, scegliere la frutta biologica nei negozi più “cool” e “hipster” delle grandi città, pensare a marinare il tofu: pensate che siano solo abitudini da ricchi snob, che possono permettersi capricci alimentari e mode bislacche? Bene, allora quello che sto per scrivere fa per voi.

Essendo vegetariana ormai da parecchi anni, ho potuto assistere a svariate mode veg dagli scaffali trendy di bellissimi – e a volte carissimi – negozietti e spesso mi è capitato di vedere confezioni plastificate monoporzione dove l’imballaggio rischiava di pesare più del prodotto.

Questo pullulare di micro-galassie veg così “cool” e costose, ha avuto spesso l’effetto contrario a quello sperato, e cioè al posto di far avvicinare le persone a una dieta sana e sostenibile, è finito col far ritenere alla maggior parte di noi che l’alimentazione a base vegetale, di stagione e legata al territorio, non fosse alla portata di tutti. Che fosse una scelta fashion, snob e capricciosa delle classi più fortunate.

Niente di più falso, e se avete letto sin qui è perché sapete che è ora di demolire questo mito e riprendervi la vostra – economica e sana – dieta mediterranea, ovunque siate abituati (o costretti) a fare la spesa.

Ecological tomatoes and courgettes

Frutta e verdura di stagione si riconoscono perché costano meno

Prima di tutto, guardiamo il dato di realtà, la frutta e la verdura di stagione sono facilmente riconoscibili: sono quelle che hanno il prezzo più basso.

Se abitate a Roma, ad esempio, vi sarete accorti che le zucchine romanesche (quelle col fiore, per capirci) adesso costano molto meno non solo del radicchio, che è invernale, ma addirittura delle altre “colleghe” zucchine: è una cosa normalissima, perché siamo a giugno e le zucchine romanesche sono un prodotto locale di stagione.

Oggi c’è più scelta

Certamente non è sempre semplice trovare prodotti vegetali o in generale frutta e verdura che siano anche “meno trattate” o non trattate affatto con i peggiori pesticidi al mondo, ma è il caso di notare che oggi le linee bio, una volta appannaggio di pochi rivenditori, sono sempre più diffuse.

Il problema sarà chiaramente aggirato se andiamo direttamente dal contadino di fiducia… e vale la pena cercare su google dove sia il Gruppo di Acquisto Solidale (GAS) più vicino a casa nostra, perché la “svolta vera” è anche acquistare prodotti a filiera corta, che non sono passati da tanti intermediari e arrivano direttamente dal produttore.

Le uova biologiche, per fare un altro esempio, oggi sono davvero dappertutto e il loro prezzo non è più così lontano dalle uova di allevamento convenzionale.

I legumi, dai fagioli ai piselli, che abbondano nella nostra tradizione gastronomica e possono essere usati in modo versatile, sono una fonte proteica estremamente più salubre della carne, costano meno e si trovano ovunque. I ceci o le fave di casa non saranno fashion come l’esotico tempeh, ma faranno sempre il loro dovere nutritivo.

I prodotti di stagione sono economici… anche perché sono locali (e non di serra)

Comprare prodotti stagionali è conveniente per “ovvi” motivi che però vale la pena di ricordare in questo sistema malato di produzione e consumo che fa a pezzi la natura.

  • Primo: un prodotto che -naturalmente- troviamo al mercato in un dato periodo dell’anno, non avrà fatto chissà quante miglia nautiche chiuso in un container, per giungere a casa nostra proprio da un clima agli antipodi di quello nostrano. Plausibilmente quella melanzana che sta per finire nella vostra gustosa parmigiana avrà percorso meno strada per arrivare nella vostra cucina, con un bel risparmio in termini di emissioni di CO2 per la salubrità dell’ambiente, oltre che per la felicità delle vostre tasche.
  • Secondo: i prodotti di stagione sono popolari (in tutti i sensi) perché non devono crescere in una serra riscaldata, per stare su un bancone – a prezzi esorbitanti – addirittura mesi e mesi prima che madre natura li metta al mondo (come le fragole a gennaio). Ancora una volta, sarete dalla parte dell’ambiente e del vostro portafogli se – ora che è giugno – sceglierete quei fagiolini coltivati qui vicino o quei peperoni al posto di comprare una confezione plastificata di zucca a fette fuori stagione.

La tradizione può essere alternativa: i vantaggi della nostra cucina

Infine, non dimentichiamoci che le mode passano, ma le tradizioni culinarie… no!

La cucina italiana non è solo una delle più buone, variegate ed equilibrate al mondo: grazie al clima e al territorio, è anche una di quelle che ha la fortuna di attingere ad un maggior numero di ingredienti, soprattutto vegetali.

Nella nostra tradizione – dai ravioli alla pizza, dalla pasta e fagioli fino alle polpette di verdure –  la componente vegetariana o vegana è sempre stata molto presente.

Vi siete mai chiesti perché ad esempio in alcuni Paesi sia così diffuso specificare sul menu di un ristorante che hanno anche un piatto “veg”, mentre qui in Italia succede meno?

La risposta è che spesso nei nostri menù ci sono già tante alternative veg, da sempre, che non hanno affatto bisogno di essere messe in risalto in un elenco iperproteico di filetti o di hamburger.

Insomma, le scelte che privilegiano l’etica, la salute e il rispetto della natura non devono dipendere dallo “status”, dalle mode e men che mai dalla classe sociale. Facciamo la spesa dove riteniamo meglio o dove ce lo permettono le nostre tasche, ma riprendiamoci le buone abitudini alimentari, per il Pianeta, per gli animali, in ogni caso per noi stessi.

Ferma gli Allevamenti Intensivi

Quello che mangiamo oggi determina il mondo di domani: non mettiamo il Pianeta nel piatto!

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