Mangereste un “Menu PAC-co degli allevamenti intensivi”, con insalata di nitrati o zuppa di liquami? È la domanda che stamattina i nostri volontari hanno fatto in 25 città italiane con lo slogan “All you can M-Eat”, invitando i passanti a provare la specialità invisibili (e disgustose) di cui ci “nutriamo”.

Questo speciale “menu” è il frutto di un sistema di produzione alimentare insostenibile foraggiato anche dai soldi pubblici della Politica Agricola Comune (PAC), che rappresenta circa il 40% del bilancio annuale europeo.

L’Europa e i Governi stanno discutendo come sarà la nuova PAC dei prossimi sette anni e il 2 aprile a pronunciarsi sarà la Commissione Agricoltura europea.

Le istituzioni nazionali ed europee non possono più ignorare gli impatti ambientali dei prodotti di origine animale provenienti dagli allevamenti intensivi e alimentare un sistema altamente inquinante a scapito delle piccole aziende che continuano a scomparire!

Le grandi quantità di ammoniaca provenienti dai maxi allevamenti e i residui di pesticidi e fertilizzanti chimici per la produzione mangimistica, inquinano acqua, terra e aria.

Non dimentichiamo che l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ha individuato negli allevamenti intensivi la seconda fonte in Italia per contributo all’inquinamento da “polveri fini”, più del settore industriale e del trasporto privato.

Anche il ricorso agli antibiotici, nonostante le tante dichiarazioni contrarie, istituzionali e non, continua ad essere elevato e comporta un rischio per la salute pubblica, come conferma un recente rapporto dell’EFSA (Agenzia europea per la sicurezza alimentare) sull’aumento della resistenza agli antibiotici in Europa.

È ora di dire basta a questo sistema di agricoltura industriale insostenibile dal punto di vista ambientale ed etico, pagato per giunta con i soldi di tutti per fare i profitti di pochi!

Ferma gli Allevamenti Intensivi

Quello che mangiamo oggi determina il mondo di domani: non mettiamo il Pianeta nel piatto!

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