Protective masks on a bridge as symbol for air pollution.

Esattamente un anno fa, direttamente da Città del Messico- dove si stava svolgendo il Women4Climate– la sindaca di Roma Virginia Raggi annunciava che dal 2024 nessun veicolo diesel avrebbe avuto più accesso al centro della capitale. Una buona notizia che avevamo accolto con favore. Ma cosa ha fatto davvero Virginia Raggi per ripulire il centro della città dai veicoli più inquinanti?

L’unica cosa che è accaduta da un anno a questa parte è stato un altro annuncio, sul parziale bando dei diesel Euro 3 nell’Anello Ferroviario di Roma, a partire dal novembre 2019. A conti fatti, se questo impegno sarà rispettato, ci vorrà un anno e mezzo per passare dall’annuncio che la sindaca Raggi ha fatto nel febbraio 2018, a Città del Messico, al primo risultato efficace.

Quello che la Sindaca non dice, ma che noi le suggeriamo di tenere a mente se vuol mantenere gli impegni presi con i suoi cittadini, è che con queste misure e queste tempistiche, sarà difficile rispettare la tabella di marcia del 2024.

In realtà, è proprio la tabella di marcia che manca! La Sindaca parla di un “cronogramma” ma nessuno l’ha visto: è ben invece che i cittadini sappiano che piani ha il Comune, per regolarsi di conseguenza.

D’altra parte, è urgente intervenire. Negli ambienti urbani le emissioni di biossido di azoto – molecola classificata come “certamente cancerogena” con effetti patogeni a carico delle vie respiratorie, del sistema sanguigno e delle funzioni cardiache – provengono per il 70-80% dal settore dei trasporti, e in massima parte dai diesel. È ora di dare a Roma, come a tutte le città, aria pulita da respirare a pieni polmoni, non solo promesse.