Lo scorso dicembre la Commissione europea ha pubblicato una tabella di marcia che evidenzia il collegamento tra la deforestazione e il commercio globale di materie prime, in particolare prodotti agricoli come la soia, l’olio di palma e la carne bovina.

La Commissione ha riconosciuto che l’Europa deve fare molto di più per proteggere le foreste del mondo. Dovrebbe iniziare proponendo una legislazione per garantire che il cibo che mangiamo e i prodotti che utilizziamo non distruggano le foreste e che non vengano prodotti discapito dei diritti delle popolazioni indigene. Gli scienziati avvertono anche che proteggere le ultime foreste del mondo è cruciale per evitare i peggiori effetti dei cambiamenti climatici.

L’UE, in quanto importatore di prodotti agricoli, è parte del problema, ma può anche essere parte della soluzione“, ha dichiarato la Commissione. Non è però chiaro quali misure concrete e vincolanti potrebbero essere presentate dalla Commissione.

Per questa ragione, Greenpeace chiede alla Commissione europea di presentare al più presto un piano d’azione che includa nuove leggi in grado di garantire che i prodotti immessi sul mercato europeo non siano causa di impatti ambientali e sociali quali la deforestazione, il degrado delle foreste e la violazione dei diritti umani. Chiediamo inoltre proposte politiche concrete per contribuire a ridurre il consumo eccessivo di carne e prodotti lattiero-caseari in Europa, la cui domanda rappresenta un importante motore della deforestazione.

Dirty Palm Oil Protest In The Netherlands. © Marten van Dijl