Abbiamo solo 12 anni per salvare il clima del nostro Pianeta. Per questo il Summit che si apre oggi a Katowice, la Cop24, in Polonia, non può che avere obiettivi ambiziosi.

A Katowice i leader di tutti i Paesi del mondo devono sfidarsi a guardarsi in faccia e affermare di essere al fianco di tutti noi. Quelli che non lo faranno saranno giudicati dalla Storia e ne dovranno render conto. Alla CoP24, i governi devono agire e impegnarsi – entro il 2020 – ad allineare i loro piani nazionali sul clima all’obiettivo di mantenere l’incremento delle temperature entro 1,5°C.

La scienza del clima ci dà ancora speranze, ma il tempo per le chiacchiere è finito da un pezzo.

I cittadini chiedono a gran voce azioni concrete. Ci sono bambini che marciano fuori dalle scuole, attivisti che si mobilitano e sono sempre più frequenti le cause legali che contrappongono singoli o intere comunità ai responsabili delle emissioni di gas serra: dall’industria petrolifera ai responsabili della deforestazione del Pianeta.

Quest’anno, il Summit sul Clima arriva sulla scia di avvertimenti chiarissimi lanciati dal Panel di scienziati dell’ONU sul Clima (Intergovernmental Panel on Climate Change – IPCC), dell’Organizzazione Meteorologica Internazionale (WMO) e del Piano Ambientale dell’ONU (UNEP):

  • Se l’incremento delle temperature dovesse continuare al ritmo corrente, il riscaldamento climatico dovrebbe superare la soglia di 1,5°C tra il 2030 e il 2052: ciò rende assolutamente urgente il taglio delle emissioni di gas serra;
  • I livelli di CO2 hanno raggiunto valori record: la stima è di 405,5 parti per milione (ppm) nel 2017: un valore che non si registrava in atmosfera negli ultimi 3/5 milioni di anni. Nel 2015 in atmosfera c’erano solo 400,1 ppm;
  • Il 2018 sia avvia a essere il quarto anno più caldo di sempre: i venti anni più caldi sono stati tutti registrati negli ultimi 22 anni;
  • Il rapporto “UNEP Emission Gap” rivela che i Paesi devono aumentare di cinque volte le riduzioni di emissioni di gas serra per centrare l’obiettivo 1,5°C.

A fronte di queste notizie negative ce ne sono però altre che ci danno speranze:

  • L’Unione europea ha ripreso una forte leadership sul clima e ha proposto un obiettivo “emissioni zero” al 2050. Tuttavia, per restare entro 1,5°C questo obiettivo deve essere anticipato al 2040;
  • I Capi di Stato di 18 Paesi europei, tra cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, hanno firmato un appello che chiede a tutti i Paesi di rivedere i loro piani nazionali sul clima, alla luce delle ultime evidenze scientifiche;
  • Governi regionali, città e aziende forniscono ai leader del Pianeta esempi sempre più forti di piani ambiziosi a difesa del clima. Ad esempio, poche settimane fa Generali Assicurazioni ha notevolmente migliorato la sua policy sul clima distanziandosi dal carbone.

Ahead of the Katowice Climate Change Conference, COP24, Greenpeace activists climb a 180 metre-high chimney at Belchatow power plant, the largest climate polluter in Europe and one of the largest coal fueled power plants in the world, to demand climate action and a coal phase out.