Il team di Greenpeace Kyiv mostra il messaggio “Ricostruzione verde per l’Ucraina”

Oggi Greenpeace inaugura ufficialmente la sua nuova sede a Kiev, in Ucraina. L’obiettivo? Sostenere progetti di ricostruzione verde nel Paese e continuare ad indagare sui crimini ambientali provocati dall’invasione russa. 

Per una ricostruzione sostenibile

«Il popolo ucraino merita una presenza forte di Greenpeace, per sostenere il valore dell’attivismo e della democrazia anche in tempi di guerra», dichiara Natalia Gozak, direttrice dell’ufficio di Greenpeace Ucraina. «Per la sicurezza del Paese, l’Ucraina deve promuovere la transizione energetica dai combustibili fossili. La nostra missione è aiutare l’Ucraina a ricostruire le infrastrutture sociali in modo sostenibile, sfruttando l’energia pulita dei pannelli solari e delle turbine eoliche. Queste soluzioni rappresentano il percorso verso un futuro resiliente e sostenibile».

Più assistenza umanitaria e monitoraggio dei danni ambientali

Dallo scoppio della guerra, gli uffici dei Paesi più vicini all’Ucraina e facenti parte di Greenpeace Europa Centrale e Orientale (CEE) – Slovacchia, Polonia, Ungheria, Romania, Bulgaria – hanno fornito assistenza umanitaria ai cittadini e ai rifugiati ucraini. Grazie alla collaborazione con organizzazioni ambientaliste del territorio, Greenpeace è da tempo impegnata nel documentare la devastazione ambientale causata dalla guerra, tra cui la distruzione della diga di Kakhovka, ha già monitorato le crisi a Cernobyl e nella centrale nucleare di Zaporizhzhia. Ora, l’intenzione è quella di aumentare gli sforzi per monitorare la sicurezza all’interno delle centrali ucraine.

Ukraine Recovery Conference a Londra.

Per un futuro più verde e di pace 

«In questi mesi terribili, Greenpeace ha intensificato le sue attività umanitarie a sostegno del Paese», commenta Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia. «Con i primi progetti realizzati, come quello di un ospedale che è stato dotato di un impianto solare, una pompa di calore geotermica e batterie, si è indicata la strada per una ricostruzione verde basata su fonti rinnovabili e decentralizzate. L’apertura del nuovo ufficio di Greenpeace a Kiev, grazie a persone motivate e coraggiose, potrà aiutare i cittadini ucraini a costruire un futuro migliore, più verde e di pace».