Il movimento LGBTQIA2S+ e il movimento ambientalista sono coinvolti nella stessa lotta per rovesciare le ingiuste relazioni di potere e garantire la dignità e l’uguaglianza di ogni persona.

Ragazza in un prato sventola la bandiera del movimento LGBTQIA2S+

A noi di Greenpeace viene spesso chiesto: perché un’organizzazione ambientalista parla di questioni LGBTQIA2S+? Cosa c’entra la giustizia queer con il cambiamento climatico? Perché non vi occupate di ambiente e basta?

Perché la lotta per la giustizia ambientale non può prescindere dalla lotta per i diritti LGBTQIA2S+ e dalla lotta per la giustizia sociale e razziale e per l’uguaglianza di genere. Mentre affrontiamo le crisi del cambiamento climatico, dell’inquinamento e della perdita di biodiversità, dobbiamo anche affrontare le questioni sociali di disuguaglianza e discriminazione. Non c’è giustizia se non c’è liberazione per tutte le persone. 

Non è una novità che le comunità emarginate siano quelle che soffrono di più nella crisi climatica e durante i disastri. Altri gruppi emarginati all’interno della variegata comunità LGBTQIA2S+, in particolare le persone di colore e le comunità a basso reddito, subiscono un impatto ancora maggiore dell’ingiustizia climatica e ambientale.

Nella lotta per le persone e il pianeta, nessuno deve essere lasciato indietro. Crediamo che un futuro verde e pacifico sia possibile solo se c’è giustizia sociale per ogni persona.

Buon Pride Month!

Manifestanti sfilano nel corteo del Pride di Bangkok