In occasione della Giornata mondiale degli oceani, Dan Smith, il frontman della band britannica Bastille, ha registrato una performance live di un brano inedito intitolato “Blue Sky & The Painter” a bordo della nave Arctic Sunrise di Greenpeace, nel mezzo dell’Oceano Atlantico. L’area, nota come il Triangolo delle Bermuda, è famosa per le misteriose sparizioni di navi e aerei.

Dan ha trascorso tre giorni intensi a bordo dell’Arctic Sunrise da dove ha sostenuto la richiesta ai governi di ratificare il Trattato globale sugli oceani concordato dai governi mondiali alle Nazioni Unite lo scorso anno e la proposta di trasformare il Mar dei Sargassi nel primo santuario degli oceani nell’ambito del Trattato. 

Il Trattato globale sugli oceani mira a proteggere almeno il 30% degli oceani del mondo entro il 2030.

La performance di Dan Smith dei Bastille sull’Arctic Sunrise

L’Importanza del Mar dei Sargassi, proposto da Greenpeace UK come primo santuario degli oceani

Il Mar dei Sargassi ospita una moltitudine di animali selvatici iconici, tra cui megattere, delfini e squali. I suoi tappeti galleggianti di alghe dorate sono una vera e propria nursery per le tartarughe marine e un rifugio per uccelli marini e anguille europee in via di estinzione durante le loro epiche migrazioni attraverso l’Atlantico. Tuttavia, deve affrontare molte minacce, dalla pesca industriale ai cambiamenti climatici e alla prospettiva di estrazioni minerarie nei fondali marini (Deep Sea Mining).

Nuovi dati diffusi da Greenpeace UK hanno rivelato la portata della pesca industriale e del trasporto marittimo nel Mar dei Sargassi: il volume complessivo di pescherecci che attraversano quest’area marina è aumentato di oltre il 30% dal 2018. La stragrande maggioranza delle attività di pesca, il 97%, consiste nell’uso palangari (attrezzi da pesca che impiegano più ami) che spesso finiscono per catturare anche mammiferi marini, tartarughe, uccelli marini e squali.

Mar dei Sargassi (©Deirdre Leowinata /Greenpeace)

Dan Smith con Greenpeace per gli oceani

Il cantante di fama internazionale Dan Smith, noto per successi come “Pompeii” e “Happier”, e che di recente ha collaborato con Hans Zimmer per la colonna sonora di Planet Earth III, si è unito al viaggio con Greenpeace a bordo della nave Arctic Sunrise per sensibilizzare sull’importanza della protezione degli ocean

Durante i tre giorni a bordo dell’Arctic Sunrise, Dan ha partecipato a ricerche scientifiche, aiutato ad avvistare megattere e ha dispiegato un microfono subacqueo per captare i suoni di balene, delfini e altre creature marine. Ha anche assistito al prelievo di campioni di acqua marina a 30 metri di profondità per analizzare le tracce di DNA degli animali marini e partecipato alla pulizia della spiaggia di Cooper’s Island, alle Bermuda

Una canzone di speranza

Parlando del nuovo brano eseguito a bordo dell’Arctic Sunrise, Dan Smith ha dichiarato: “La canzone parla di Edvard Munch che finalmente vede uno spiraglio di luce nella vita dopo un lungo periodo di oscurità, e mi sembrava un tema che risuonava con questa particolare opportunità che abbiamo ora di proteggere questi vasti spazi blu da cui tutti dipendiamo. Quando ci siamo trovati in acque insolitamente calme all’interno del Triangolo delle Bermuda, a 240 miglia nautiche dalla terra più vicina, mi è sembrata l’occasione ideale per collaborare con l’equipaggio alla realizzazione di questa canzone”.

Il video mostra Dan Smith seduto sulla prua dell’iconica nave di Greenpeace che suona una chitarra acustica mentre il sole affonda nel blu profondo dell’oceano intorno a lui.

Dan Smith dei Bastille si esibisce con il brano inedito “Blue Sky & the Painter” a bordo dell’Arctic Sunrise (©Tavish Campbell/Greenpeace)

È ora di ratificare il Trattato globale sugli oceani!

Fiona Nicholls, della Campagna oceani di Greenpeace UK, ha dichiarato: “Dan ha eseguito questa canzone di speranza e resilienza tra le acque blu brillante del Mar dei Sargassi – acque che vengono riscaldate da un clima che cambia e impoverite dalla pesca industriale. La sua performance riassume il nostro ottimismo sul fatto che proteggere il nostro pianeta blu è possibile con l’aiuto del Trattato globale sugli oceani. Come dice la canzone… it’s about damn time”.

Chiedi insieme a noi ai governi la ratifica del Trattato globale sugli oceani!