Giovedì 13 giugno a Roma ha avuto luogo un’indimenticabile notte degli Oscar… dedicata al greenwashing! L’evento, parte della campagna “Stranger Green” di Greenpeace Italia contro il greenwashing e la disinformazione sul clima, è stato l’occasione per “premiare” e smascherare politici, aziende e media che se ne lavano la coscienza della crisi climatica

Oscar: tutte le nomination e i vincitori

Durante la serata, sono stati svelati i vincitori in tre categorie: politica, aziende e stampa. Nella categoria “Politica” i candidati per le loro numerose dichiarazioni ambigue o negazioniste erano: Giorgia Meloni, Gilberto Pichetto Fratin, Matteo Salvini. Nella categoria “Aziende” erano candidati per numero di pubblicità sui quotidiani: BMW, Enel ed ENI. Infine, nella categoria “Stampa”, erano candidati per la peggiore informazione sul clima: Corriere della Sera, la Repubblica, Il Sole 24 Ore.

Ad aggiudicarsi i “premi” sono stati Matteo Salvini, «senza rivali per la sua instancabile opera di disinformazione»; Il Sole 24 Ore, che tra i principali quotidiani italiani si è «distinto per avere dato più voce alle aziende inquinanti quando si parla di crisi climatica»; ed ENI, «l’azienda inquinante che più ha investito in pubblicità lo scorso anno in Italia, con quasi una pubblicità al giorno per lavarsi la coscienza». Tutti i riconoscimenti, così come le nomination, sono stati attribuiti da Greenpeace sulla base dei risultati emersi nel rapporto su media e clima 2023 dell’Osservatorio di Pavia.

*Vedi nota metodologica in fondo al testo.

Il talk di Voci per il clima

L’appuntamento si è svolto negli spazi dell’agenzia Latte Creative presso Città dell’Altra Economia di Roma (Largo Dino Frisullo). La serata, gratuita e aperta al pubblico, si è aperta con l’approfondimento scientifico degli esperti e delle esperte di Voci per il clima, il primo network indipendente di personalità del mondo della scienza, dell’imprenditoria e della cultura impegnate contro la disinformazione sul clima.

Sono intervenuti Letizia Palmisano, giornalista ambientale ed ecoblogger, Antonello Pasini, fisico del clima del CNR, e Marco Grasso, professore dell’Università Milano-Bicocca. Gli esperti saliti sul palco hanno animato un talk dal titolo “Voci contro il greenwashing: come smascherare la disinformazione sul clima” per aiutare il pubblico a comprendere e contrastare uno dei fenomeni più subdoli e pericolosi del nostro tempo.

Fermiamo il greenwashing!

Il greenwashing è quella “pennellata di verde” che consente alle aziende inquinanti di nascondere le proprie responsabilità e di ritardare gli interventi di cui abbiamo urgente bisogno per mitigare il riscaldamento globale. Casi eclatanti – come la condanna di ENI per pubblicità ingannevole nel 2020 – sono solo la punta dell’iceberg delle strategie sempre più sofisticate con cui aziende inquinanti e governi compiacenti cercano di ostacolare la transizione energetica. 

A questo si aggiungono le carenze di giornali e tv nel raccontare la crisi climatica, anche a causa dell’influenza che l’industria dei combustibili fossili esercita sui più importanti mass media italiani.

Per contrastare il greenwashing, è necessario comprenderlo e riconoscerlo. Per saperne di più chiedi consiglio agli esperti di vociperilclima.it.


* Le nomination sono state attribuite in basi ai risultati del rapporto su media e clima 2023 realizzato dall’Osservatorio di Pavia. Al netto di questi dati oggettivi, le responsabilità e gli atteggiamenti verso il negazionismo climatico, la disinformazione e le prospettive industriali variano per politici, media e aziende. Ad esempio, Eni ed Enel sono molto presenti con inserzioni pubblicitarie, ma mentre Eni investe in petrolio e gas con misure di decarbonizzazione poco efficaci, Enel investe in rinnovabili e reti di distribuzione.