Appello aggiornato al 1° dicembre 2023

Greenpeace è sconvolta dal ritorno della violenza in Palestina.

Chiediamo un completo e permanente CESSATE IL FUOCO SUBITO! 

Greenpeace chiede una fine immediata al blocco che impedisce che un massiccio flusso di aiuti umanitari urgenti giunga al popolo di Gaza.

Il carico di morte e devastazione causato fino ad oggi dalla guerra non deve essere ulteriormente aggravato da fame, malattie e freddo.

Chiediamo a tutte le parti di riavviare negoziati per una pace durevole, costruita sulla sicurezza, sulla giustizia e sull’uguaglianza dei diritti.


Appello dell’8 novembre 2023

Greenpeace condanna gli attacchi brutali, gli omicidi e i rapimenti effettuati da Hamas contro i civili, nonché gli attacchi eccessivi e indiscriminati e le uccisioni di civili palestinesi da parte delle autorità israeliane. Prendere di mira i civili è un crimine di guerra.

Greenpeace chiede a tutte le parti un cessate il fuoco immediato, l’immediata restituzione di tutti gli ostaggi e dei civili illegalmente detenuti, la creazione urgente di un corridoio umanitario e la consegna di aiuti di emergenza alla popolazione palestinese a Gaza.

Greenpeace chiede la fine dei blocchi di cibo, acqua, medicine e carburante ai civili di Gaza.

Greenpeace è solidale con tutte le persone colpite. Nessun altro civile dovrebbe cadere vittima di questo conflitto. Se si permette che ciò continui, il ciclo di violenza continuerà e molti altri ne soffriranno. Siamo sconvolti dall’aumento dell’odio antisemita e islamofobico nelle ultime settimane nel mondo e siamo fermamente al fianco dei nostri amici e colleghi ebrei e musulmani.