Mentre l’Italia e l’Europa sono alle prese con un’ondata di caldo eccezionale, resa più estrema dal riscaldamento globale, la nostra ultima ricerca svela le storture del sistema dei trasporti in Europa, che premia i mezzi più inquinanti come gli aerei a discapito di quelle più sostenibili come il treno. Una situazione inaccettabile in piena crisi climatica!
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I prezzi dei voli e dei treni a confronto in Europa
Greenpeace CEE ha confrontato i biglietti aerei e ferroviari di 112 diverse tratte europee in 9 diversi periodi di tempo, constatando che i voli sono più economici dei treni nel 71% dei casi. I viaggi in treno tra le città europee risultano in media due volte più costosi di quelli in aereo, con una tratta che arriva a costare fino a 30 volte di più.
Per chi parte dall’Italia, il treno risulta 2 volte e mezzo più costoso dell’aereo, tanto che il nostro Paese è al quinto posto in Europa nella classifica dei Paesi con la maggior differenza di costo fra le due modalità di trasporto. Viaggiare tra Roma e Vienna può arrivare a costare 10 volte di più in treno che in aereo. Mentre un viaggio in treno da Londra a Barcellona può essere fino a 30 volte più costoso che in aereo.
Perché le compagnie aeree low cost sono più economiche dei treni?
Le compagnie aeree low cost, che operano sul 79% delle rotte analizzate, sono spesso più economiche del treno grazie a strategie tariffarie molto aggressive. Riescono a offrire biglietti a prezzi stracciati perché beneficiano di vantaggi fiscali scandalosi, ma i voli da pochi euro sono possibili solo perché sono l’ambiente e i lavoratori a pagare il conto. Le compagnie aeree low cost sfruttano infatti ogni scappatoia per abbassare le tariffe, comprese condizioni di lavoro del personale ridotte al minimo legale e talvolta godono di sussidi che ricevono dalle autorità locali. E i vantaggi non si limitano alle sole compagnie low cost.
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Le attuali storture del sistema dei trasporti fanno sì che, mentre le compagnie aeree non pagano né l’imposta sul cherosene né l’IVA sui voli internazionali, e beneficiano di sussidi pagati con i soldi dei contribuenti, le ferrovie devono pagare le imposte sull’energia, l’IVA e gli elevati pedaggi ferroviari imposti nella maggior parte dei Paesi. Queste storture spingono i cittadini europei a scegliere i mezzi più inquinanti per viaggiare.
Chiediamo incentivi a forme di mobilità sostenibile
L’industria dell’aviazione è uno dei settori più dannosi per il clima. Per questo dobbiamo cambiare radicalmente il settore dei trasporti, incentivando il treno e i mezzi di trasporto meno inquinanti, e facendo pagare le compagnie aeree per i danni climatici e sociali che producono.
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Per rendere il trasporto ferroviario più conveniente di quello aereo, chiediamo ai governi europei di introdurre i cosiddetti biglietti climatici (“climate ticket”), biglietti a lungo termine economici e semplici da usare, validi su tutti i mezzi di trasporto pubblico di un Paese o di una certa regione, compresi i treni e i trasporti transfrontalieri. I biglietti climatici possono essere finanziati, tra le altre possibilità, dalle tasse sugli extra-profitti delle compagnie petrolifere, dall’eliminazione graduale di sussidi dannosi per l’ambiente o da un sistema di tassazione equo basato sulle emissioni di CO₂. Allo stesso tempo, è necessario porre fine ai sussidi alle compagnie aeree e agli aeroporti, iniziando con l’eliminazione graduale delle esenzioni fiscali per il cherosene.
Chiedi con noi il biglietto climatico anche in Italia: FIRMA LA PETIZIONE!