Il corto realizzato con Greenpeace UK è un grido di battaglia per un domani migliore

Un party sfrenato che inizia a sfuggire di mano. È questo lo scenario che ci viene presentato nell’emozionante cortometraggio “Don’t stop”, realizzato da Greenpeace UK con il premio Oscar Steve McQueen. Una metafora che ci mette di fronte alla cupa realtà del nostro tempo: avide multinazionali che fanno festa, incuranti del fatto che con i loro reiterati comportamenti il domani non arriverà. Ma si tratta dell’oscurità che precede l’alba e la presa di consapevolzza: mentre la follia accelera, infatti, le persone si destano bruscamente, trovandosi faccia a faccia con un mondo in fiamme e con l’urgenza di un cambiamento. Un coinvolgente messaggio di speranza: il destino del Pianeta è nelle nostre mani, possiamo immaginare un domani migliore, ma  per renderlo possibile occorre agire oggi.

Il film rivolge una call to action alle nuove generazioni preoccupate per il loro futuro e per le condizioni del Pianeta in cui viviamo. “Don’t stop” vuole essere un grido di battaglia per quanti sognano un domani migliore.

Nel cast di artisti internazionali, oltre a McQueen in veste di produttore esecutivo, spiccano Samona Olanipekun alla regia del corto, l’attore Will Poulter, i musicisti Fraser T. Smith/Future Utopia, Avelino, Tomorrow’s Warriors e House Gospel Choir. Per “Don’t stop” è stata inoltre realizzata una nuova versione del celebre brano dei Fleetwood Mac, realizzato da Greenpeace UK in collaborazione con il regista premio Oscar Steve McQueen.

“Don’t Stop”, nelle parole di McQueen, è «uno sguardo avvincente su un mondo fuori controllo», efficace nel catturare «il disagio che si prova a vedere le multinazionali e i loro complici (specialmente quelli del petrolio e del gas) danneggiare l’ambiente e agire come se non ci fosse un futuro, causando la crisi climatica unicamente per profitto». Eppure, aggiunge il premio Oscar, il potere collettivo per cambiare le cose è tangibile e possiamo metterlo in atto.