Ogni anno le persone più ricche e potenti del pianeta si ritrovano a Davos per il World Economic Forum (WEF) per discutere a porte chiuse di questioni cruciali come la crisi climatica e le disuguaglianze, ma ci vanno usando la forma di trasporto più iniqua e inquinante: i jet privati. Alla vigilia del prossimo World Economic Forum (WEF), che si terrà dal 16 al 20 gennaio a Davos, una ricerca commissionata da Greenpeace International rivela infatti che il numero di voli effettuati con jet privati da e per gli aeroporti intorno a Davos durante la passata edizione del Forum è raddoppiato. I jet privati atterrati e partiti dagli aeroporti che hanno servito la località svizzera nei giorni del WEF 2022 sono stati ben 1040, generando emissioni di CO₂ quattro volte superiori a quelle che in media sono attribuite a questo tipo di velivoli nelle altre settimane dell’anno. 

Si stima inoltre che circa un partecipante su dieci all’ultima edizione del meeting abbia viaggiato su un jet privato. L’impatto climatico è stato di conseguenza enorme: in una sola settimana i jet privati hanno causato emissioni di CO₂ pari alle emissioni medie di 350 mila automobili nello stesso periodo di tempo.

Jet privati anche per distanze ultra-brevi

Degli oltre mille jet privati che hanno volato a Davos durante il WEF 2022, il 53 per cento era costituito da tratte a corto raggio inferiori a 750 km, che avrebbero potuto essere percorse facilmente in treno o in auto, mentre il 38 per cento ha percorso distanze ultra-brevi, inferiori a 500 km. Il volo più breve registrato è stato di soli 21 km. I Paesi con il maggior numero di arrivi e partenze dagli aeroporti di Davos sono stati Germania, Francia e Italia. I voli da e per gli aeroporti italiani sono stati in totale 116, con 43 di questi addirittura sotto i 250 km.

Una forma di trasporto iniqua e ultra-inquinante

In un momento in cui i governi chiedono alle famiglie di risparmiare energia e fare sacrifici, vietare i jet privati sarebbe un segnale importante di impegno verso una reale transizione energetica che metta fine all’era dei combustibili fossili. L’80 per cento della popolazione mondiale non ha mai preso un aereo, ma soffre comunque le conseguenze delle emissioni che alterano il clima. Se il Forum di Davos volesse davvero dimostrare impegno nel raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi dovrebbe, una volta e per tutte, mettere fine all’ipocrisia e all’inaccettabile spreco di energia dei voli privati. Per questo chiediamo al governo italiano di vietare i jet privati e gli inutili voli a corto raggio, in modo da poter garantire un futuro verde, giusto e sicuro per tutti e tutte.

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