Un primo passo necessario, ora serve arrivare almeno al 50%

Dopo anni di campagna contro il monouso, Coca-Cola ha finalmente annunciato che renderà riutilizzabile il 25% degli imballaggi per bevande entro il 2030. Un traguardo indispensabile per un’azienda che ogni anno produce oltre 120 miliardi di bottiglie di plastica!

Con questo annuncio, che accogliamo con soddisfazione, Coca-Cola ha finalmente dato ascolto alla voce di milioni di persone che, in tutto il mondo, chiedono la fine dell’era della plastica monouso. Si tratta di un passo significativo nella giusta direzione, ma siamo solo all’inizio: continueremo a insistere affinché Coca-Cola arrivi al 2030 con obiettivi ancora più ambiziosi e cioè con almeno il 50% di packaging ricaricabile e riutilizzabile. 

Coca-Cola si è classificata come la principale inquinatrice di plastica al mondo

Balena soffocata dalla plastica al Carnevale di Viareggio. Credits: Francesco Alesi/ Greenpeace

Secondo i monitoraggi dei rifiuti di plastica che invadono città, coste, mari e ogni angolo del pianeta realizzati in tutto il mondo dalla coalizione Break Free From Plastic, di cui fa parte anche Greenpeace, i rifiuti riconducibili a Coca-Cola sono i più abbondanti e hanno posto l’azienda americana al vertice di questa triste classifica per quattro anni consecutivi.

Abbiamo bisogno di soluzioni come il riuso per decarbonizzare l’economia, ridurre la dipendenza dai combustibili fossili – con cui viene prodotta anche la plastica – e limitare la produzione di rifiuti.

Cosa aspettano le altre aziende?

L’Italia è uno dei Paesi che consumano più bottiglie di plastica al mondo e, secondo i dati diffusi da Greenpeace, dei circa 11 miliardi di bottiglie immessi in commercio ogni anno nel nostro Paese sette miliardi non vengono riciclati. Se Coca Cola ha preso un impegno importante verso il crescente ricorso a packaging riutilizzabile, ora anche altre aziende come San Benedetto, Nestlé-San Pellegrino e Sant’Anna devono fare la loro parte e seguire l’esempio!

Con una petizione già sottoscritta da più di centomila persone in Italia stiamo chiedendo alle aziende leader del mercato italiano di ridurre drasticamente il ricorso a bottiglie in plastica monouso e adottare sistemi di vendita basati sull’impiego di contenitori riutilizzabili.

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