Cinquant’anni fa, quando salpò la prima spedizione contro i test nucleari ad Amchitka, in Alaska, nessuno immaginava che da quell’azione coraggiosa sarebbe nato un movimento globale per la protezione del Pianeta. Tante persone, uomini e donne, hanno contribuito a rendere possibile quel viaggio e tutto quel che in seguito portò alla fondazione di Greenpeace. Alla vigilia del nostro 50esimo compleanno, vogliamo ricordare le donne che hanno partecipato agli esordi di questa incredibile avventura.

Dorothy Stowe

Dorothy Stowe © Greenpeace

Dorothy Stowe avrebbe compiuto cento anni lo scorso dicembre. È morta serenamente dieci anni fa a Vancouver, in Canada, dove aveva contribuito a fondare Greenpeace insieme a suo marito Irving e ad altri pacifisti ed ecologisti. 

Dorothy aveva un grande cuore e lavorava sodo per favorire il cambiamento sociale. Nei primi anni di Greenpeace ha esercitato un’influenza stabilizzatrice e inclusiva, ispirando le persone a collaborare e facendo sentire tutte e tutti apprezzati ed essenziali per il movimento.

Marie Bohlen

Dorothy Stowe e Marie Bohlen. © Greenpeace

Marie Bohlen era una illustratrice, una pacifista e un membro del Sierra Club. Nel 1967 era emigrata con la famiglia a Vancouver, dove incontrò Dorothy e Irving e dove contribuì a fondare il comitato Don’t Make A Wave, da cui in seguito è nata Greenpeace. 

Nel febbraio del 1970, nel bel mezzo di una discussione su come opporsi ai test nucleari statunitensi in Alaska, fu proprio Marie a proporre di condurre una barca fino al sito dove si sarebbe svolto il test per fermare le esplosioni. Quell’azione, come è noto, è diventata la prima campagna di Greenpeace.

Dorothy Metcalfe

Dorothy Metcalfe (a destra) con Dorothy Stowe e Rex Weyler, 2004. © Rex Weyler

Dorothy Metcalfe lavorava come reporter al Winnipeg Tribune, in Canada, quando incontrò il giornalista Ben Metcalfe. Durante la spedizione ad Amchitka, trasformò la sua casa in una stazione radio, trasmettendo ai media di tutto il mondo i servizi radiofonici che Ben realizzava a bordo della Phyllis Cormack.

Quando gli Stati Uniti decisero di rinviare il test e l’equipaggio stava già pensando di riparare al porto di Kodiak, Dorothy li incoraggiò a spingersi fino alle Isole Aleutine. “La mobilitazione sta crescendo“, disse. Dorothy fece anche pressione sui membri del Parlamento canadese finché non riuscì a ottenere tre mozioni che esortavano gli Stati Uniti a cancellare il test.

Zoe Hunter

Zoe Hunter era già membro della campagna britannica per il disarmo nucleare quando nel 1962 incontrò Bob Hunter a Londra. Fu lei a fargli conoscere l’impegno pacifista di Bertrand Russell e a condurre Bob alla marcia per la pace che nel 1963 si tenne ad Aldermaston, la prima protesta politica a cui Hunter abbia partecipato. Zoe ha anche aiutato Dorothy Stowe e Dorothy Metcalfe a equipaggiare le prime due navi di Greenpeace.

Zoe Hunter © Archivio personale

Dobbiamo riconoscere il contributo fondamentale di queste donne, il cui ruolo è stato talvolta trascurato, al movimento che nel 1970 diede vita a Greenpeace. Sebbene alla spedizione di Amchitka abbiano partecipato soltanto uomini, quell’impresa non sarebbe stata possibile senza la loro influenza e senza il loro sostegno sul campo. In seguito, Bob Hunter, uno dei fondatori di Greenpeace, ha ammesso che imbarcare solo uomini fu un errore: metà dell’equipaggio avrebbe dovuto essere composto da donne.