Stamattina all’alba le nostre attiviste e i nostri attivisti sono entrati in azione a Roma e hanno temporaneamente convertito una di parte di una trafficata strada nella periferia nord-est in una pista ciclabile: una sorta di Guerrilla Bike Lane per denunciare le carenze delle città italiane sul fronte della mobilità sostenibile.

Non c’è da girarci intorno: per mettere un freno alla crisi climatica e all’inquinamento dobbiamo ridurre drasticamente le emissioni dovute ai trasporti, a iniziare dalle grandi città.

Centri urbani invasi dalle auto

I nostri centri urbani sono invasi dalle auto: nel nostro Paese ci sono più di 64 veicoli ogni 100 abitanti! Più o meno ovunque le emissioni gas serra e di agenti inquinanti stanno tornando ai livelli pre-Covid, e la situazione è destinata a peggiorare se non si metterà in discussione la mobilità attuale, tutta fatta di diesel, benzina o gas.

Dobbiamo ripensare le nostre città affinché il loro impatto sull’ambiente sia minore e affinché siano disegnate per reagire meglio agli eventi climatici estremi sempre più frequenti e violenti. Per fare questo serve l’impegno degli amministratori comunali, ma soprattutto quello del governo nel destinare i fondi del “Recovery fund” solo per progetti pensati per la salute delle persone e quella del Pianeta, e non per finanziare attività nocive e inquinanti.

Roma sfiancata: i cittadini passano una settimana all’anno in mezzo al traffico

L’azione di stamattina nella Capitale è simbolica: a Roma ogni anno si perdono in media 166 ore imbottigliati nel traffico… praticamente quasi una settimana l’anno i cittadini vivono bloccati in coda. Ogni giorno oltre 3 milioni di spostamenti in città, su un totale di 5,3 milioni, avvengono in auto e moto (dato del 2019).

Questo accade anche perché il trasporto pubblico a Roma è carente e i servizi di sharing e le ciclabili non arrivano quasi mai nelle periferie. E c’è dell’altro: rispetto all’annuncio della Sindaca Raggi sul divieto di circolazione dei diesel in centro entro il 2024, pochissimo è stato fatto, e la Capitale continua ad avere gravi problemi di aria inquinata, con concentrazioni di biossido di azoto che troppo spesso superano i limiti di legge.

Per questo chiediamo all’amministrazione Raggi di completare al più presto la rete di ciclabili annunciata, mettendole in sicurezza e rendendole permanenti, di potenziare il sistema del trasporto pubblico e riconvertirlo con mezzi a emissioni zero, e di completare l’annunciato bando dei veicoli diesel dal centro della città entro il 2024, allargando progressivamente il provvedimento a tutti i veicoli inquinanti in circolazione.

Restart

Nei giorni scorsi volontarie e volontari di Greenpeace si sono mobilitati circa venti città d’Italia per denunciare i problemi della mobilità locale e indicare soluzioni per rendere le città sostenibili e rispettose del clima e della salute delle persone: una mobilitazione che fa parte della campagna #RESTART, con cui chiediamo che i fondi pubblici per la ripartenza siano investiti per riprogettare le nostre città, investendo in trasporto pubblico, riqualificazione delle periferie e mobilità alternativa.