Tutti gli articoli
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Senza respiro
Un quadro della situazione della mobilità pubblica a Roma
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Il nostro cibo, il nostro futuro
L'agricoltura ha ripercussioni su ognuno noi. Sul nostro cibo, sul nostro ambiente, sul clima globale e sulla nostra economia.
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Le verità sul caso PFAS: come la popolazione veneta è stata condannata ad anni di grave inquinamento
Greenpeace denuncia come le autorità locali e gli enti di controllo ambientali potrebbero aver avuto un ruolo chiave nel ritardare gli interventi amministrativi (di bonifica) e le indagini penali a carico dell’azienda chimica Miteni
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Soldi pubblici “in pasto” agli allevamenti intensivi
Abbiamo commissionato una valutazione sull’utilizzo dei fondi pubblici erogati tramite la PAC dell'Ue. Il rapporto analizza in particolare le tendenze nel settore zootecnico europeo e l'uso dei terreni agricoli in Europa.
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Il costo nascosto della carne: gli allevamenti intensivi inquinano i fiumi europei
Le analisi condotte in dieci Paesi europei dimostrano come l’allevamento industriale inquini le nostre acque.
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Un nuovo modello equo e sostenibile per il settore della pesca e delle produzioni ittiche. Con questa nuova vision Greenpeace si rivolge ai consumatori e agli operatori del settore come pescatori,…
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Una crisi di convenienza
Le grandi multinazionali degli alimenti e delle bevande, con i loro prodotti in plastica monouso, promuovono uno stile di vita e di consumo basato sull’usa e getta e sono le forze predominanti dietro la grave crisi ambientale dell’inquinamento da plastica.
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F.R.A. poco spariranno
Denunciamo il fallimento delle misure di tutela delle aree di riproduzione (nurseries) delle specie ittiche più importanti dello Stretto di Sicilia: gambero rosa (o bianco) e nasello.
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Plastic radar
Quasi 6800 rifiuti segnalati, il 90 percento dei quali in plastica usa e getta: è quanto emerge dall’analisi dei dati di Plastic Radar, un’iniziativa di Greenpeace
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È ora di dire addio ai motori “fossili”
Se vogliamo salvare il clima e onorare gli impegni che abbiamo preso con gli accordi di Parigi, l’ultima auto a benzina, a gasolio e ibrida convenzionale dovrà essere venduta entro il 2028.