Per la sua conformazione particolare, l’Adriatico è probabilmente il settore più pescoso del Mediterraneo. La pesca in questo mare vale circa 300 milioni di euro l’anno e dà lavoro a circa 10 mila persone. Senza contare settori come l’acquacoltura e la mitilicoltura, non meno importanti.

Nel rapporto “Bombardamento a tappeto”, Greenpeace dimostra come gli airgun che la Spectrum è stata autorizzata a far esplodere in oltre 30 mila chilometri quadrati di Adriatico – al largo delle coste che vanno dalle Marche alla Puglia – colpiranno aree delicate per la pesca.

Il rapporto ha usato come base un lavoro (liberamente disponibile su internet) in cui vengono presentati, tra le altre cose, i dati aggregati delle aree in cui 13 specie di pesci e crostacei (tra cui sogliole, triglie, naselli, scampi e varie specie di gamberi…) depongono le uova (spawning areas) o dove si aggregano gli stadi giovanili (nursery areas).

Ne vien fuori un quadro molto chiaro: ben poco dell’Adriatico è “libero” da queste importanti aree. Ad emergere inoltre il fatto che i dati “scoperti” da Greenpeace – ma ignoti alla Commissione VIA? – sono stati presentati nel quadro di un progetto che in pratica realizza una specie di Valutazione Ambientale Strategica (VAS)… per impianti eolici offshore!

Dunque, per le rinnovabili si chiedono (giustamente) studi rigorosi e puntuali. Per le trivelle invece si ignora pure l’elementare buon senso. Un’ottima ragione per opporci con tutte le nostre forze alla follia petrolifera del governo Renzi!

Leggi il report “Bombardamento a tappeto