Greenpeace prende atto di quanto ha dichiarato oggi alla Camera il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sull’importanza della sfida posta dai cambiamenti climatici, ma fa presente al capo di governo che l’Italia non sta facendo abbastanza su questo tema.

«A gennaio il governo Conte ha presentato una bozza di Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, il cosiddetto PNIEC, non in linea con quanto indica la scienza per mantenere l’aumento di temperatura entro 1,5 gradi Celsius» dichiara Luca Iacoboni, responsabile Campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia. «In questa proposta di PNIEC le energie rinnovabili, soprattutto quelle elettriche, vengono sottostimate mentre il gas viene messo al centro del modello energetico italiano per molti decenni a venire. Non è certo così che abbandoneremo i combustibili fossili, la principale causa dei cambiamenti climatici. Nel documento presentato dall’attuale esecutivo manca, inoltre, un piano per arrivare a emissioni nette zero entro il 2050, obiettivo indicato dalla scienza come fondamentale per rispettare gli Accordi di Parigi», conclude Iacoboni.

Il Piano non è ancora in versione definitiva e a breve inizierà anche una fase di consultazioni pubbliche. Greenpeace, che presenterà le proprie osservazioni, richiede urgenti miglioramenti, altrimenti l’Italia non solo non farà la propria parte nella battaglia al riscaldamento globale, ma perderà anche il treno dello sviluppo economico citato dal Presidente Conte.