Fa tappa a Genova la spedizione di Greenpeace “C’è di mezzo il mare”, edizione 2024: un viaggio attraverso il Mar Tirreno ricco di eventi e di attività di ricerca scientifica con l’obiettivo di sensibilizzare alla tutela delle nostre aree marine, esplorarne gli abissi e documentarne la ricca biodiversità minacciata da nuovi pericoli.

L’appuntamento nel capoluogo ligure è per i prossimi 4 e 5 luglio a bordo dell’iconica nave dell’organizzazione ambientalista, la Arctic Sunrise, che ormeggiata al Porto Antico di Genova ospiterà una serie di eventi aperti al pubblico fino a esaurimento posti.

Si comincia giovedì 4 luglio, alle ore 11, con la presentazione del primo dossier sulla repressione della protesta nonviolenta dal titolo “Diritto, non crimine. Per la giustizia sociale, ambientale e climatica”, a cura della Rete In Difesa Di (IDD), cui Greenpeace aderisce, e di Osservatorio Repressione. All’evento parteciperanno Francesco Martone, portavoce di IDD, Ludovico Basili, giornalista e attivista e Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia. Nel rapporto, il primo redatto in Europa sul fenomeno, si denuncia l’ondata repressiva che sta investendo chi manifesta pacificamente per la protezione dei territori e per la giustizia climatica.

Venerdì 5 luglio, invece, sarà la volta del convegno “Obiettivo 30×30 – Proteggere il 30 per cento dei mari italiani entro il 2030”, in programma alle ore 10.30: all’incontro, moderato da Sara Del Dot, giornalista di E-Planet (Italia1), prenderanno parte Giuseppe Onufrio e Giuseppe Ungherese, rispettivamente direttore esecutivo e responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace Italia; Leonardo Tunesi di ISPRA; Giulia Bernardi di Blue Marine Foundation; i referenti delle aree marine protette di Portofino e delle Cinque Terre; Pietro Cimmino, del DISTAV dell’Università degli Studi di Genova, che presenterà il nuovo rapporto “Mare Caldo”, risultato dei monitoraggi effettuati dal DISTAV insieme a Greenpeace Italia sugli impatti dei cambiamenti climatici nel Mediterraneo.

Nella giornata del 5 luglio a bordo della Arctic Sunrise salirà anche la street artist romana Laika, che realizzerà un’opera ispirata alla campagna di Greenpeace per la protezione degli oceani: l’artista si esibirà quindi in una performance live alle ore 19.30 per terminare ed esporre il proprio lavoro.

In ambedue le giornate, l’Arctic Sunrise sarà inoltre aperta alle visite del pubblico dalle ore 16 alle 19:30 e ospiterà a bordo Valeria De Angelis e Maria Chiara Cicolani, volti del noto duo comico romano Eterobasiche, popolarissimo su Instagram. 

L’equipaggio della nave di Greenpeace riprenderà quindi il largo il 6 luglio e fino al 12 luglio prossimo sarà impegnato insieme al CNR e all’Università Politecnica delle Marche in attività di ricerca scientifica, per raccogliere campioni di DNA ambientale, monitorare la presenza dei cetacei e studiare gli impatti antropici sui fondali. Dalla Liguria alla Calabria, l’Arctic Sunrise attraverserà zone ricche di biodiversità, tra cui il Santuario dei cetacei e alcuni seamount (montagne sottomarine) nell’orbita d’interesse di compagnie private per l’estrazione di minerali presenti negli abissi, il cosiddetto deep sea mining.

Proprio l’Italia quest’anno ha un ruolo chiave nell’International Seabed Authority (ISA), l’organizzazione preposta delle Nazioni Unite per organizzare e controllare lo sfruttamento di minerali in alto mare, che nel mese di luglio discuterà un nuovo codice per regolamentare queste pericolose attività. Per questo motivo, Greenpeace Italia ha lanciato una petizione rivolta al governo Meloni affinché sostenga una moratoria internazionale che blocchi l’avvio del deep sea mining e protegga il Mediterraneo.