Una indagine di Greenpeace mostra che la maggioranza degli eurodeputati della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo ha legami con l’agro-industria.

La salute e l’ambiente potrebbero non essere garantiti a sufficienza concedendo a questa Commissione un ruolo guida esclusivo nella riforma della PAC (Politica Agricola Comune). Ben 25 eurodeputati su 46, infatti, sono agricoltori, ex agricoltori, detengono quote in aziende agricole o rappresentano lobby di settore. Altri quattro deputati hanno qualche legame col settore, come parenti stretti coinvolti.

“L’esperienza in campo agricolo è sicuramente importante, ma l’agricoltura ha riflessi su altri settori chiave come salute e ambiente. Sarebbe opportuno che anche chi ha competenze in questi campi avesse voce in capitolo nella discussione sulla riforma della PAC” afferma Marco Contiero, direttore delle politiche agricole di Greenpeace Ue.

La futura PAC, che sarà applicata dal 2021 al 2027, sarà negoziata tra governi nazionali e Parlamento europeo. Quest’ultimo non ha ancora deciso se la Commissione Agricoltura giocherà nuovamente un ruolo esclusivo nel determinare la posizione del Parlamento, o se saranno tenuti nella giusta considerazione i temi della salute, dell’ambiente e della sicurezza alimentare. Una decisione finale è attesa dopo che la Commissione europea pubblicherà la propria proposta politica sulla nuova PAC, il 1 giugno.

Leggi “Out of Balance”, la ricerca di Greenpeace European Unit.